con Maria Giulia Campioli, Lucia Linda e Claudio Mariotti
regia di Giulietta Debernardi
musiche originali e disegno luci di Claudio Parrino
consulenza ombre di Valeria Sacco/Riserva Canini
scenografia di Matteo Lainati
produzione Teatro al Quadrato 2018
in collaborazione con Scarlattine Teatro/Campsirago Residenza
realizzato con il contributo di e
“uno spettacolo intimo, poetico, rarefatto, che ha bisogno di un pubblico attento e capace di recepire tutte le variegate emozioni che propone (…) lieve e suggestivo, per nulla finalmente intriso di retorica, sul viaggio e sulla possibilità di ogni essere umano di ricostruirsi la vita in terra straniera”
(Mario Bianchi, www.eolo-ragazzi.it)
debutto al Vimercate Ragazzi Festival 2018
partecipazione a Segni New Generations Festival, Mantova 2018
Una partenza,
una separazione,
l’approdo in un luogo sconosciuto.
Bloccati in una terra di mezzo, due personaggi aspettano di poter proseguire il loro cammino. Non possono andare dove vorrebbero perché una figura imprecisata, un’ombra, che appare sotto diverse forme, portatrice di una lingua sconosciuta, intima loro l’alt!
È così che il tempo dell’attesa diventa gioco, ricordo, nostalgia, ma anche desiderio, progetto, conoscenza.
Un racconto metaforico al di là del tempo e della geografia dove il tema della migrazione si trasfigura nel viaggio della vita. Una fiaba di atmosfera ed emozione, dove il teatro d’attore incontra il linguaggio delle ombre.
Il senso di vuoto e inadeguatezza che ci prende in un luogo sconosciuto; il dubbio davanti alla scelta se adeguarsi e assecondare la nuova realtà o se restare fedeli a sé stessi e al proprio modo di essere; l’importanza delle relazioni umane e affettive per superare le difficoltà della vita e quelle che sono, a volte, le fredde rigidità delle regole.